Marketing estero
Analizziamo in questo articolo i 3 casi in cui puo’ trovarsi un’azienda quando si occupa di export o decide di iniziare ad exportare:
- Nessuna attivita’ di marketing estero
- Attivita’ sporadica di marketing estero
- Attivita’ regolare di marketing estero
ogni caso ha un preciso punto da cui partire che deve essere documentato da un check up specifico.
Nessuna attivita’ di marketing estero
In questa fase l’azienda non si occupa in maniera strutturata di attivita’ di marketing all’estero, limitandosi a curare solo aspetti di marketing domestici e talvolta a tradurre il sito nella lingua del paese target o di clienti esteri gia’ acquisiti fronte di attivita’ di export.
Puo’ essere che l’azienda abbia gia’ clienti esteri giunti attraverso dei canali di vendita tradizionali o tramite passaparola ed attui regolarmente un export consolidato in quei paesi, senza sfruttare le potenzialita’ del marketing.
Internet rende le aziende raggiungibili da clienti esteri anche tramite contatti occasionali dal sito web e spesso sono proprio questi eventi a dare il via ad un processo di internazionalizzazione piu’ strutturata ed a dedicarsi ad attivita’ di marketing anche fuori dai confini nazionali.
Le aziende internazionalizzate di fatto, sono in genere gli hotel, che aspettano le prenotazioni di un tour operator senza sviluppare una presenza web adeguata all’utenza estera e senza svolgere attivita’ di marketing dedicata e personalizzata.
Attivita’ sporadica di marketing estero
Puo’ capitare che un’azienda a fronte di un surplus produttivo e di eventi particolari di mercato dove l’offerta non viene assorbita dal mercato interno, decida di avviare delle seppur momentanee attivita’ di marketing all’estero.
Spesso questa esigenza si traduce in una attivita’ non strutturata e si esaurisce quando si ritorna al precedente equilibrio, in alcuni casi pero’ a fronte di positivi risultati ottenuti l’azienda decide di continuare avviando attivita’ di marketing strutturate ed incrementando la capacita’ produttiva per avviare una fase di exportazione continuativa.
Molte volte pero’ essendo attivita’ avviate e dovute all’emergenza ed alla temporaneita’ si tratta di operazioni reattive non strutturate e senza una visione strategica utile allo sviluppo internazionale.
Casi di questo tipo sono aziende industriali che hanno a magazzino prodotti che per normative nazionali non possono piu’ essere venduti nel mercato locale e sono obbligate fino a termine scorte a posizionarsi su mercati esteri in cui le normative sono meno restrittive.
Attivita’ regolare di marketing estero
Queste aziende hanno sviluppato capacita’ produttiva e distributiva idonee a disporre di una stabile e regolare presenza sui mercati esteri, supportate da una strutturata e pianificata attivita’ di marketing estero orientata all’export.
La presenza in chiave distributiva generalmente avviene tramite intermediari esteri o se ritenuto strategico attraverso la propria forza vendita, filiali o aziende controllate.
Focus si sul mercato nazionale ma con un orientamento anche all’estero attraverso attivita’ di marketing strutturato. in taluni casi il fatturato estero va a superare di gran lunga quello nazionale.
In quale fase si trova la tua azienda ?

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